various voices festival
Festival internazionale dei cori Lgbtq+ porta a Bologna 4.000 corist*
Coordinazione della comunicazione online e offline di un festival europeo che esiste da 14 anni e non è mai stato così grande: più di 4.000 persone al DumBO per tre giorni, in giro per Bologna e con un Gran Galà sul palco di piazza Maggiore
com'è andata
Lavorare all’edizione di un festival è fatica, frustrazione, caos e imperfezione. Ma è anche eccitazione, follia, opportunità e ricerca della scintilla.
Per Various Voices ho avuto il ruolo di coordinatrice di tutta la comunicazione, sia online che offline, ma non mi sono fatta mancare la parte operativa.
Le grafiche non sono della misura giusta per la stampa? Le aggiusto al volo. Le volontarie si sono dimenticate dei credit nel post social? Li aggiungo in corsa. La responsabile delle affissioni avrà rispettato i tempi? Vado a controllare.
Grafica coordinata, piano editoriale, materiale stampato, gadget, fotograf* on stage, tempistiche con sponsor: quando regnava il caos, il mio compito era tirare le fila e coordinare il tutto perché non c’era una seconda possibilità.
Il festival si è svolto in 4 giorni di giugno, a Bologna, con più di 100 cori per un totale di 4.000 coristi e coriste dall’Europa, dagli Stati Uniti e dal Sudafrica.
Various Voices è un festival che esiste dal 1985 e si svolge ogni 4 anni, ogni volta in una nazione diversa: è facile quindi sentirsi frustrate perché, comunque andrà, è un progetto che finisce lì. Eppure è altrettanto facile metterci tutta l’energia possibile per far sì che più di 4000 persone si divertano e tornino ai loro paesi con Bologna nel cuore.
E così è stato.