Bologna Pride

Non solo sfilata ma un mese intero di eventi Lgbt+

 

A Bologna, il primo Pride si svolse nel 1995 ed era il secondo realizzato in Italia. Ne sono seguiti molti altri. La sfilata finale, quella che si vede in televisione e sui giornali, è solo il momento finale del Pride, che in realtà è un mese intero di incontri culturali, politici e sociali per sensibilizzare la città sui temi Lgbt+ e i diritti delle persone marginalizzate.

com'è andata

Nel 2018 e 2019 il Comitato Bologna Pride si è rivolto a me per coordinare la comunicazione sui social network. Per un realtà non-profit, e in particolare per una piccola realtà cittadina, i social media sono praticamente l’unico mezzo di comunicazione. Purtroppo i social non sono gratuiti, ma le associazioni che costruiscono il Pride bolognese non avevano budget da investire in advertising. Zero. Grazie a un piano editoriale mirato e non dispersivo siamo riuscite a coinvolgere la cittadinanza negli eventi disseminati per tutto giugno, e anche a portare l’attenzione mediatica sulla sfilata Pride cittadina, che è il culmine del Pride (nonché l’unica cosa sui cui, purtroppo, si concentra la stampa generalista).
Nel 2018 l’evento Facebook per la sfilata contava il 60% di adesioni in più rispetto al 2017, mentre l’anno successivo addirittura il 170% in più (e questo nonostante ci fossero un evento alternativo di protesta rispetto a quello ufficiale!).

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Sito web :: bolognapride.it

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Lavoro con non-profit, associazioni, società benefit, B-corp e aziende che vogliono sviluppare un messaggio sociale.

 

Scrivimi, non mordo.